“Scorrendo la lista dei contratti di edilizia residenziale pubblica stipulati da gennaio a ottobre 2014 a seguito dell’assegnazione da parte del Comune di Treviso – dichiara Caner -, si nota facilmente come il 68,13% degli stessi sia in regime di emergenza abitativa, a fronte di una aliquota massima del 15% fissata dalla legge regionale 10/1996. In questo modo gli assegnatari “d’emergenza”, quasi tutti extracomunitari e nomadi (vedi lista), hanno scavalcato i legittimi aspiranti già in lista, sottraendo loro il godimento di un sacrosanto diritto alla casa. La Regione non ha mai autorizzato il Comune a scavalcare la legge vigente, ed è per questo motivo che chiedo alla Giunta se intenda intervenire presso Ca’ Sugana per bloccare ogni ulteriore iniziativa in deroga alle graduatorie esistenti, riavviando le assegnazioni a chi ne è legittimato”.
“Le case popolari debbono spettare ai trevigiani, che negli anni le hanno pagate con le loro tasse – conclude Caner -. Quanto stanno facendo il sindaco Manildo e l’assessore Manfio è illegittimo. E mi chiedo: quali sono le emergenze abitative improcrastinabili che hanno causato a Treviso il superamento dell’aliquota massima consentita dalla legge regionale? Lo sanno Manildo e Manfio che riunire nei condomini popolari così tante situazioni di emergenza abitativa, quindi per sé stesse problematiche, rischia di causare ghetti in aree della città ad alta concentrazione residenziale?”.