Pubblico il mio intervento in seguito alla notizia, riportata dai quotidiani di oggi, delle motivazioni con cui la Cassazione ha rigettato la sentenza d'Appello per una delle belve di Gorgo, l'albanese Naim Stafa. Che a marzo 2014, in assenza di condanna definitiva, potrebbe tornare libero.
"Il risvolto più terribile nel caso Stafa è nelle parole di Daniele Pelliciardi. Quando la vittima di assassini che gli hanno strappato i genitori in quel modo, dichiara che attende solo la fine del processo, qualunque sia e indipendentemente da una vera Giustizia, è una sconfitta per il Paese, per la magistratura e per la politica”.
Così il capogruppo leghista Federico Caner commentando le motivazioni con cui la Cassazione ha rigettato la sentenza d’Appello per una delle belve di Gorgo al Monticano. “Non chiamo in causa la politica a caso – prosegue Caner -, perché troppo spesso la discussione sulla Giustizia cade nella retorica dell’una o dell’altra parte, senza dare mai soluzione ai problemi. Quando gli uni sostengono la necessità di una riforma, l’altra parte si solleva, e così si genera il disastro attuale nel quale, per inciso, non sento alcuna voce indignata levarsi da sinistra. Nel processo Stafa, paradossalmente, in mancanza di condanna definitiva tra pochi mesi scadranno i termini di carcerazione e l’albanese tornerà libero. Questo perché dopo sei anni ancora non si è giunti a sentenza, mentre altri procedimenti pur meno gravi avanzano celeri e spediti”.
“Non entro nel merito delle motivazioni della Cassazione né in quelle della sentenza precedente d’Appello – conclude Caner -. Dico solamente che la vicenda è incredibile quanto emblematica, ed in questo la politica ha le proprie inevitabili responsabilità. Che il Codice permetta che a un Naim Stafa siano concesse addirittura delle attenuanti, è allucinante e deve far riflettere chi ha in mano la riforma dell’ordinamento penale ma anche, per altri e differenti casi, di quello civile”.
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