venerdì 6 settembre 2013

ESCALATION DI CRIMINALITA’ A TREVISO, IL SINDACO ATTUI L’AGENDA MANILDA, ASSUMA AGENTI E CHIEDA RISORSE AL GOVERNO

"Chissà se nell’Agenda Manilda è rimasta traccia delle politiche per la sicurezza a Treviso. Perché il sindaco, dopo aver promesso in campagna elettorale l’assunzione di nuovi agenti di polizia locale e una maggiore vicinanza alle famiglie, sembra aver rimosso ogni buon intento. E intanto cresce la paura tra gli anziani che vengono aggrediti nelle loro abitazioni e picchiati selvaggiamente da bande di immigrati. Tutto questo senza che il sindaco Manildo, sostenuto in campagna elettorale da alti papaveri del suo partito, abbia mai rivolto a Roma un appello per inviare maggiori risorse in termini di uomini e mezzi”. 
Così il capogruppo leghista in Regione Federico Caner, all’indomani del fermo dei due presunti aggressori dell’anziana di San Giuseppe. “Il sindaco aveva promesso più agenti, ma la sua prima azione è stata la chiusura del Nucleo di Polizia Giudiziaria dei vigili, che nel tempo si era distinto per un’attenzione speciale alla prevenzione degli illeciti su tutto il territorio comunale. Non ho nemmeno letto suoi appelli dopo l’escalation di criminalità che sta perseguitando il capoluogo, né al Prefetto né al suo Governo, quasi si chiamasse fuori da ogni responsabilità, come andasse tutto bene. Eppure ricordo un suo manifesto elettorale che recitava ‘Treviso sicura senza zone buie e vicina alle famiglie’. Bene, ora che governa, Manildo assuma gli agenti di polizia locale come annunciò tre mesi fa alla vigilia del voto. Attendiamo con fiducia, perché le promesse elettorali si mantengono sempre”.

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