“Nel documento, che vogliamo sia votato nelle prossima seduta di Consiglio – spiega Federico Caner, capogruppo leghista –, alla luce dello stato di crisi richiesto dal Governatore il 30 gennaio, sollecitiamo il Governo ad adottare lo stato di emergenza, e a sgravare da tasse e contributi per il biennio 2014-2015 le popolazioni colpite dal disastro. Ai Comuni coinvolti, inoltre, dovranno essere sciolti i vincoli del Patto di stabilità, in modo da eseguire le opere più urgenti di manutenzione idraulica sulla rete di fiumi e canali esondati in questi giorni”.
Nella risoluzione, inoltre, si chiede la celere approvazione del progetto di legge n. 316, presentato ancora nel novembre 2012 dal leghista Cristiano Corazzari, che prevede l’istituzione di un “Fondo di solidarietà regionale anti rischi” a favore dei cittadini italiani residenti in Veneto da almeno 5 anni e delle attività economiche con occupati iscritti all’INPS. “La Regione – spiega Corazzari – potrà agevolare la stipula di contratti collettivi che permetteranno ai cittadini e agli Enti pubblici di assicurarsi con premi molto agevolati. In tal modo avremo un sicuro abbattimento del costo delle polizze al quale potrà aggiungersi un contributo regionale fino al 40% del costo del premio assicurativo, compatibilmente con le disponibilità del Fondo di solidarietà regionale”.
“Quanto al Fondo dell’Unione europea – prosegue Caner –, va richiesto entro 10 settimane dagli eventi; pertanto bisogna agire e in fretta, a livello nazionale ma anche tramite i nostri europarlamentari. Crediamo che il Veneto, con un residuo fiscale di 20 miliardi (oltre 4.000 euro a cittadino), possa ora chiedere interventi decisi non solo per il ristoro dei danni, ma anche per dar corso a quel Piano di grandi opere che qui, a differenza di altre zone del Paese, abbiamo stilato e stiamo realizzando”.
“Pensiamo – concludono Caner e Corazzari – che tutti i colleghi consiglieri, alla luce delle drammatiche conseguenze del maltempo sul Veneto, debbano oggi condividere questa istanza, proprio perché non abbia colore politico. E così debbano fare anche i parlamentari veneti, per una volta uniti a tutela del nostro territorio, chiedendo con forza al Governo il superamento del Patto di stabilità, il ricorso al Fondo europeo e la defiscalizzazione per le zone alluvionate”.
Nessun commento:
Posta un commento