giovedì 11 dicembre 2014

Dalla UE stop all’obbligo di indicazione del sito di produzione sulle etichette alimentari. Grave danno per il Made in Italy


«Eliminare l’obbligo di indicare sulle etichette dei prodotti alimentari il sito di produzione costituisce un danno enorme per il made in Italy: penso soprattutto ai tanti produttori veneti che proprio grazie all’indicazione di una produzione effettuata nel nostro territorio possono garantire qualità e trasparenza al consumatore, assicurando maggior valore al prodotto stesso e promuovendo l’economia locale. Si tratta di una questione di primaria importanza, che a Renzi evidentemente non interessa, visto l’immobilismo del Governo». Così il capogruppo della Lega Nord in Consiglio regionale del Veneto, Federico Caner, sulla nuova normativa Ue che scatterà dal 13 dicembre e che prevede, tra l’altro, lo stop all’obbligo in etichetta dell’indicazione dello stabilimento di produzione.
«La normativa introduce interessanti e giusti benefici – spiega Caner -, tra cui maggiori controlli sui prodotti, l’obbligo di indicare l’origine delle materie prime, degli allergeni alimentari e dei tipi di grassi utilizzati. Tuttavia, venendo meno al principio fondamentale di trasparenza nei confronti dei cittadini consumatori, attenua un obbligo importantissimo che consente di capire chi produce un determinato prodotto. Ecco perché – conclude Caner - do tutto il mio sostegno alla petizione “Io leggo l’etichetta”, indirizzata al Governo da vari gruppi commerciali e produttori per chiedere di comunicare all’UE, entro il 14 dicembre, la volontà di mantenere l’indicazione della sede dello stabilimento di produzione sulle etichette, così da tutelare la salute del consumatore e il diritto ad essere informati».


Nessun commento:

Posta un commento