Sono passati 40 giorni dall’occupazione abusiva dell’ex caserma Piave a Treviso da parte del collettivo ZTL, senza che il sindaco abbia ancora firmato alcuna ordinanza per consentire a Questura e Prefettura di disporre lo sgombero. Un permanere di illegalità contro cui si scaglia il capogruppo leghista in Regione Federico Caner: “Dopo tutto questo tempo, cosa fa il sindaco Manildo? Nulla. Annuncia incontri, colloqui col sorriso sulle labbra… eppure un mese fa aveva dichiarato ‘spazi a Ztl solo se entro 15 giorni lasciano la Piave’. Parole al vento e tempo scaduto: Ztl è ancora là. La verità è una sola: sgomberare è impossibile se dopo la denuncia d’ufficio della polizia locale manca una ordinanza formale del sindaco alla luce dell’inagibilità dell’immobile e del rischio per chiunque lo occupi. Perché, lo ricordo, nel caso malaugurato in cui dovessero verificarsi situazioni a risvolto penale o pericolose per l’incolumità di quei giovani, a risponderne in tutte le sedi sarebbe Manildo”.
“Ztl – aggiunge Caner – afferma oggi di essersi costituita in associazione? Benissimo, allora attenda un eventuale prossimo bando e poi vi partecipi, anche se dalle gare per l’assegnazione di spazi pubblici dovrebbero essere esclusi coloro che hanno all’evidenza oltrepassato i confini della legalità. Altrimenti il tutto suona come una beffa per quei volontari che la legge la rispettano e si sentono presi in giro da questa Amministrazione. La Lega trevigiana, lo annuncio fin d’ora, interverrà come fatto in altre città per non far calare l’attenzione su questa occupazione, segnalando la questione al Segretario federale Matteo Salvini. Certo, comprendiamo che il timido Manildo vada male a procedere ad uno sgombero, quando il suo premier Renzi sta depenalizzando il reato di occupazione abusiva di immobili pubblici e privati: ci viene pure il sospetto che si stia attendendo proprio quella norma statale, che toglierebbe le castagne dal fuoco a un sindaco incapace di far rispettare la legge”.
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