“In tre anni la Regione ha investito a Vicenza 26 milioni di euro concludendo 61 interventi per la sicurezza idraulica, disponendo l’iter d’appalto per 86 milioni delle due casse di espansione di Caldogno e Trissino e per altri 90 milioni il progetto dei tre invasi a Marola, viale Diaz a Vicenza e Montebello (oggi in fase di VIA). Mentre Galan aveva ignorato il problema, adesso Zaia lo sta risolvendo nel pieno rispetto degli iter statali. Che, ricordiamo, sono lunghi per due motivi: evitare ricorsi che bloccherebbero le opere e scongiurare infiltrazioni mafiose. Costantino Toniolo, ex sindaco di Caldogno che negli anni nulla ha fatto per prevenire le esondazioni, dovrebbe ben saperlo. Ma a volte la propaganda politica si fa sulle spalle della gente, nella maniera più squallida possibile”. Così il capogruppo leghista Federico Caner e il presidente della Commissione Ambiente Nicola Finco, in merito alle dichiarazioni del consigliere PDL Toniolo sui lavori per i maxi-invasi a Caldogno, Trissino, Breganze e Torri. “Se Toniolo, che parla di poca trasparenza negli appalti, ha rimostranze o denunce, vada di corsa in Procura, faccia un esposto e vedremo gli esiti: diffamare in questo modo chi lavora per risolvere emergenze accantonate da 80 anni è squallido e propagandistico”.
“Impressionante poi la puntualità con cui Toniolo interviene sui lavori per le casse di espansione nel Vicentino: sempre a ridosso di un allarme meteo. Sembra quasi un mettere le mani avanti, un ‘io l’avevo detto’: tollerabile da un esponente dell’opposizione, meno da uno della maggioranza, che nonostante sia presidente della Commissione Affari Istituzionali pare non conoscere le leggi in materia”.
“Invece di pontificare su chi sta seguendo l’iter per le grandi opere – proseguono Caner e Finco -, Toniolo dovrebbe smetterla di fare politica sulle disgrazie della gente e su chi sta lavorando per prevenirle. Proprio l’altro giorno – conclude Finco - io, l’assessore Conte, il sindaco Variati e i dirigenti regionali eravamo a Vicenza a valutare altri interventi indispensabili a scongiurare esondazioni del Bacchiglione. Invece di vaticinare sulla stampa, Toniolo potrebbe chiedere lumi a Galan su quanto non è stato fatto in 15 anni, o meglio muovere il suo Governo a Roma e concedere al governatore Zaia i poteri speciali necessari per accelerare le opere antialluvione. Ma si sa qual è il detto veneto: a ciacoe i xe boni tuti…”.
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