“Fa bene il Governatore Zaia a dare al Comune un termine temporale e se necessario a destinare ad altre priorità i fondi bloccati per la tangenziale di Treviso. Non è periodo, questo, per tener ferme risorse essenziali per i capricci del nuovo sindaco e i litigi dei suoi”. Il capogruppo leghista in Regione Federico Caner interviene a ribadire l’”ultimatum” di Zaia a Ca’ Sugana sui fondi per il prolungamento della tangenziale di Treviso. “Manildo viene tirato per la giacchetta da più parti perché ha una maggioranza eterogenea e incapace di mettersi d’accordo, come da noi denunciato più volte negli scorsi mesi. E’ questa la differenza tra far promesse in campagna elettorale e governare: il sindaco, ad di là di proclami di facciata come la cittadinanza agli immigrati o l’amnistia per i delinquenti, sembra abbia già problemi ad affrontare questioni strategiche per la città”.
“In merito al tracciato della tangenziale – conclude Caner -, la passata amministrazione ha a lungo dialogato con la Giunta veneta, che da Galan a Zaia ha sempre avuto una visione coerente sul progetto. La Regione era ed è disponibile allo stanziamento: adesso il Comune decida cosa vuol farne, al di là delle promesse elettorali e di accuse che non stanno in piedi. Certo, in tutto questo resta da capire il ruolo di Luigi Calesso, che pontifica dai giornali dopo che i cittadini ne hanno bocciato la candidatura a consigliere comunale: a che titolo lo fa? Chi rappresenta, se non se stesso? O Manildo ne ha fatto forse il suo nuovo portavoce?”.
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