venerdì 27 luglio 2012

IMU, I DATI DI TUTTI I COMUNI VENETI, DI PROVINCE E REGIONI. CONFRONTO IMPIETOSO TRA NORD E SUD

"Come da copione il Nord è costretto a sborsare per lo Stato cifre esorbitanti mentre il Sud continua a beneficiare di inspiegabili e ingiusti sconti”. Così il capogruppo leghista Federico Caner commenta i primi risultati sui versamenti dell’IMU (relativi al primo acconto) pubblicati nel luglio del 2012 dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. [Scarica qui tutti i dati delle Regioni, delle Province e dei Comuni del Veneto]
Nei dati Imu delle Regioni e del Veneto, a livello di aree geografiche non si verificano differenze significative nel Centro Nord dove il gettito medio IMU per abitante varia tra i 182 della media dei Comuni del Nord-Est e i 187 euro di Nord Ovest e Centro Italia. Nel Sud e nelle Isole, i versamenti procapite sono però molto più bassi della media italiana (158 euro pro capite) e rispettivamente pari a 108 e 105 euro. 

martedì 10 luglio 2012

LA LIGA VENETA PRESENTA "OFFICINA VENETO 2.0" CON NUOVI STRUMENTI E PRIORITA'

I timidi segnali di ripresa del 2010 e della prima parte del 2011 nel Veneto sono stati dei fuochi di paglia che si sono già spenti: alla crescita del PIL del +3,2% nel 2010 è seguito un +0,6% nel 2011, con una previsione di recessione per il 2012 (-1,5%). L’export della regione oggi è fermo, crolla la fiducia degli imprenditori, le sofferenze bancarie delle aziende continuano a crescere. La disoccupazione, stabile fino alla metà del 2011, si è nuovamente impennata, chiudendo nel IV trimestre al 9,6% (per i giovani al 22%, raddoppiata dall’inizio della crisi). Le famiglie subiscono tutte queste dinamiche, con una contrazione del reddito disponibile ed una diminuzione della capacità di risparmio.
IL RAPPORTO 2012 - Da queste considerazioni si è sviluppato il Rapporto 2012 di OFFICINA VENETO, l’iniziativa promossa dal Gruppo leghista dall’autunno 2011 con il coinvolgimento delle parti sociali, delle categorie, delle imprese, per individuare partendo dai dati le conseguenti azioni politiche per risolvere le criticità della regione. Quattro le priorità identificate nel Rapporto: 
- Sviluppo: per la ripresa economica del Veneto, in cui vengono presi in esame la ripresa economica e le dinamiche d’impresa con particolare attenzione alle necessità delle aziende venete per far fronte alla crisi;
- Sicurezza: in un mercato del lavoro più flessibile, in cui sono state evidenziate soprattutto le difficoltà dei giovani e la frammentazione occupazionale da cui oggi anche il Veneto non è escluso;
- Sostegno alla popolazione veneta più vecchia e povera, prendendo in considerazione le trasformazioni in atto e le conseguenti modifiche da apportare per un nuovo welfare;
- Sostenibilità: per uno sviluppo in linea con l’ambiente, capace di garantire non solo benessere economico ma anche un buon livello di qualità della vita e del territorio.