venerdì 27 dicembre 2013

ZTL OCCUPA L’EX CGIL, CANER: “BUON NATALE SINDACO MANILDO! DICA FINALMENTE CHE A TREVISO NON SERVE UN CENTRO SOCIALE”

L'occupazione di oggi, foto www.tribunatreviso.it

“Buon Natale sindaco Manildo e ben svegliato! Tutti i nodi vengono al pettine, come avevamo denunciato in campagna elettorale. Quello che prometti, poi ti vien chiesto di mantenere. Ora l’unica possibilità per il sindaco è di fare pubblica ammenda, dichiarando di avere sbagliato a promettere un centro sociale a ZTL pur di prenderne i voti. Non gli resta altro che questo: perderà la faccia ma almeno la si smetterà con questo ridicolo tira-e-molla tra Comune e Collettivo, che ormai fa ridere anche i masegni di piazza dei Signori”. Il capogruppo leghista in Regione Federico Caner interviene così dopo la terza occupazione abusiva da parte di ZTL dacchè amministra la Giunta Manildo, “colpevole, secondo questi giovani, di non rispettare i patti. In effetti tra bandiere da cambiare, statue da spostare dalle piazze, teschi da cancellare dagli incroci, endorsement alle varie sparate della sua amica Kyenge e adesso anche il registro delle coppie di fatto, Manildo si deve essere scordato di quel bando per il centro sociale che aveva promesso. O forse, una volta presi i voti di ZTL, il sindaco si trova nel giusto imbarazzo per l’impopolarità di concedere una sede a questi soggetti, che hanno già dimostrato di fregarsene delle leggi e capaci pure di assaltare la Prefettura”.
“Insomma – conclude Caner -, Manildo si decida finalmente ad ammettere quel che noi diciamo da sempre: Treviso non è Mestre o Padova, e non ha bisogno di un centro sociale pagato da denaro pubblico e nelle mani di chi ha dato esempio di non voler rispettare le regole”. 

TREVISO, NO AL REGISTRO DELLE COPPIE DI FATTO. SI’ A BANDI CHE AGEVOLINO LA FAMIGLIA

“Condivido la presa di posizione del Vescovo di Treviso e ritengo che la famiglia, con i suoi valori tradizionali, vada rispettata e tutelata con ogni mezzo”. Lo afferma il capogruppo della Lega Nord in Consiglio regionale del Veneto, Federico Caner, intervenendo a sostegno di monsignor Gardin, contrario al progetto di creare il registro delle coppie di fatto a Treviso.
“La mia non è una posizione bigotta – spiega Caner -. Certo lo Stato deve essere laico, ma ciò non esime dal salvaguardare quelli che sono i valori tradizionali e identitari di un popolo. Se la priorità dell’amministrazione comunale di Treviso è di dare protezione a tutti i tipi di unione esistenti attraverso il registro delle coppie di fatto e altri futuri strumenti giuridici, il rischio è che si incentivi questo tipo di unioni a discapito del matrimonio, riservando paradossalmente maggiori garanzie alle unioni di fatto che non a una famiglia tradizionale”. 
“Sono d’accordo sul fatto che i tanti eterosessuali non sposati ma con figli vadano tutelati – aggiunge l’esponente della Lega Nord -, ma non dimentichiamo che in questo momento di difficoltà economica e di scarsissime risorse ci sono tante coppie sposate con figli a carico che avrebbero altrettanto bisogno di aiuto. Pertanto, rispetto a un registro per le coppie di fatto, credo che sarebbe più opportuno creare bandi comunali o regionali per agevolare le famiglie e le coppie fondate sul sacro vincolo del matrimonio, che si sono assunte la responsabilità e i reciproci obblighi che esso comporta”. 
“L’operazione di Manildo sembra più un’operazione di facciata, volta a porre l’attenzione su disparità inesistenti – conclude Caner –. Va detto, infatti, che dal punto di vista giuridico ed economico non è affatto vero che le coppie di fatto sono discriminate e che non hanno tutele, tant’è che una coppia sposata gode di meno diritti rispetto a una coppia di fatto: si pensi alla negata possibilità di entrambi i membri uniti dal vincolo del matrimonio di essere intestatari di prima casa”.

giovedì 19 dicembre 2013

MASSACRO DI GORGO, VOGLIAMO CREDERE A UNA GIUSTIZIA CHE NON CREI A QUELLA FAMIGLIA UN NUOVO DOLORE


“Non voglio nemmeno pensare che una delle tre belve di Gorgo possa tornare in libertà. All’indomani del gravissimo fatto di Genova, dove un pericoloso pluriomicida è evaso e gira libero per il Paese, sarebbe l’ennesima sconfitta per il principio di Giustizia cui tutti vogliamo credere, nonostante a volte sia davvero difficile”.
Il capogruppo leghista in Regione Federico Caner interviene sulla possibile scarcerazione di Naim Stafa, uno dei tre individui che nell’agosto del 2007 massacrarono tra sofferenze indicibili i coniugi Guido e Lucia Pelliciardi, a Gorgo (Treviso). “Se esistesse il buonsenso in questo Paese, il rischio di vederlo scarcerato non dovrebbe nemmeno essere considerato. Invece così non è, e l’eccesso di garantismo, di lungaggini, di attesa di una sentenza definitiva, rischia di causare l’ennesima dolorosa beffa per Daniele e la sua famiglia. Mi vien da pensare allo sguardo beffardo di Stafa, il giorno della cattura, quando disse che sarebbe presto tornato in libertà. Mi auguro di non dovergli dare ragione, e che la Giustizia in un caso eclatante come questo possa essere esemplare e indiscutibile”.

FURTI A TREVISO, CANER A MANILDO: “CHIEDA RINFORZI A ROMA. LASCI STARE LE GALLINE SULLE MURA, DIA SICUREZZA ALLA CITTA’”

“La disastrosa situazione di Treviso dal punto di vista della sicurezza non è nulla di diverso da quanto ci si poteva aspettare. Manildo raccoglie solo ciò che ha seminato e proclamato, in campagna elettorale e ora nei primi 6 mesi di amministrazione”. Il capogruppo leghista in Regione Federico Caner interviene dopo la raffica di furti ed episodi di criminalità che da settimane hanno come vittime principalmente i residenti dei quartieri a Nord del centro, ed in particolare Santa Bona e San Giuseppe. 
“Tutti ricordiamo i proclami di Manildo che invitava tutti a venire nella Treviso “deleghizzata”, che acclamava a nuove amicizie con gli immigrati (a suo dire) non integrati da Gentilini, che eliminava la Polizia giudiziaria dei vigili urbani perché non serviva alla sua idea di città. Ecco qua cosa succede a lanciare certi messaggi: Treviso è meta di criminali e i residenti ne subiscono le conseguenze mentre Manildo fatica ad assumersene la responsabilità”.
“Ora – conclude Caner – sarebbe il caso che il sindaco, renziano e affine al partito di Governo, utilizzasse questa sua vicinanza ideale per convincere Roma a mandarci più carabinieri e poliziotti a pattugliare le strade, consegnando ad altri le folkloristiche magliette di SuperMan-ildo che nel suo immaginario dovevano bastare ad assicurare la tutela dei trevigiani e delle loro proprietà. Manildo lasci stare i teschi agli incroci, la bandiera sulla torre civica, le statue nelle piazze e le galline della Penisola del Paradiso, e finalmente si dedichi a governare la città piuttosto che a sceneggiate napoletane e a proclami di bandiera che nulla hanno a che vedere con le esigenze dei residenti”.

mercoledì 18 dicembre 2013

COPPIA TREVIGIANA BLOCCATA IN CONGO, CANER A KYENGE: “RISOLVA LA SITUAZIONE, O SE NON CONTA NIENTE SI DIMETTA”

Francesca e Marco, trevigiani bloccati in Congo
“E’ del tutto evidente che il ministro Kyenge a novembre è andata in Congo solo in gita, e che il suo dicastero che il suo dicastero, gestito così, oltre che inutile è pure dannoso. Forse se al suo posto ci fosse un ministro qualificato a trattare col governo del Paese africano, e non un’ex clandestina che a tutt’evidenza non ha titolo alcuno a livello diplomatico, non saremmo a questo punto. Tant’è, che di fronte all’impotenza della signora Kashetu e all’inerzia del ministro Bonino, i potenziali genitori adottivi attendono in Congo di poter tornare in Italia con i loro piccoli, e patiscono una situazione aberrante e disumana. Per supplire all’incapacità del  suo ministro, addirittura una senatrice trevigiana del Pd si propone di “commissariarla” e di andare personalmente a Kinshasa per verificare la situazione. Ma ci rendiamo conto? Nemmeno il Congo si fida della Kyenge”. 
Così il capogruppo leghista in Regione Federico Caner in merito alla vicenda della coppia di trevigiani Francesca Bortolin e Marco Morandin, bloccati in Congo da settimane (assieme ad altre 23 italiane) per lo stallo dell’adozione del piccolo Simon, 14 mesi. “Questi giovani subiscono continue minacce da parte della polizia di frontiera, e solo un intervento deciso del Governo italiano potrebbe sbloccare la situazione. Invece la signora Kashetu, adesso che finalmente ha l’occasione di agevolare la vera solidarietà, si limita a incoraggiare l’invasione da parte dei clandestini, e a pontificare su ius soli, quote immigrati nella pubblica amministrazione e tutela dei clandestini (evidentemente il suo unico pensiero), quando un gesto coraggioso come quello di un’adozione internazionale resta nel suo più completo disinteresse. Basta andare in missione in giro per il mondo, e basta vuoti proclami sulla stampa! La Kyenge faccia finalmente ciò per cui è pagata, o altrimenti si dimetta. Sarebbe una presa d’atto della propria incapacità a risolvere questioni cruciali per gli italiani, nonché la conferma che forse nemmeno in Congo la nostra ministra è poi tanto stimata”.

martedì 17 dicembre 2013

POZZI AL MERCURIO A TREVISO, NUOVI FINANZIAMENTI REGIONALI. INTERESSATI ANCHE I COMUNI DI PAESE E TREVIGNANO PER LA RETE FOGNARIA


Un nuovo intervento regionale per il collegamento all’acquedotto di alcune aree dell’hinterland trevigiano interessate da inquinamento da mercurio. “Si tratta – spiega il capogruppo della Lega Nord Federico Caner – di un finanziamento di 150.000 euro che vanno a coprire l’intera richiesta di Veritas Spa per collegare alla rete idrica il comune di Quinto di Treviso, ed in particolare le vie Sbozzo, Brondi, Lazzaretto, Montello, Dei Brilli e Costamala, interessate dall’inquinamento da metalli nei pozzi, due anni fa. Mi sono speso personalmente con l’assessore regionale Maurizio Conte, che ha accolto la richiesta date le necessità della zona e considerato il fatto che un anno fa, in occasione dell’ultimo stanziamento, l’area di Quinto non era stata interessata da un contributo”.
“Oltre all’area di Quinto – prosegue Caner – la Giunta regionale ha deliberato il finanziamento per un milione e 440.000 euro al Consiglio di bacino “Veneto Orientale” per la costruzione di condotte primarie di fognatura nei Comuni di Trevignano e Paese, intervento di importo complessivo di 5.200.000 euro”.
La Regione ha reperito le risorse necessarie dai canoni versati dai concessionari di acque termali e minerali; i proventi, secondo la legge 40/89, vanno impiegati per la conservazione e la ricarica delle falde, per l’ammodernamento delle reti idriche pubbliche, nonché a compensazione dei danni diretti e indiretti provocati nei comuni ove hanno sede gli impianti. “Giustamente l’assessore Conte ha scelto di privilegiare gli interventi di superamento di emergenze per la salute pubblica o di grave rischio ambientale, tra le quali rientra in particolare l’allacciamento all’acquedotto delle aree interessate da mercurio. Già lo scorso anno e quello precedente, mi ero adoperato per far rientrare Treviso e i Comuni dell’hinterland nei finanziamenti regionali. Quello odierno è un ulteriore segnale di attenzione da parte della Giunta Zaia per le esigenze dei cittadini nei cui pozzi è stato riscontrato inquinamento da mercurio”.

martedì 3 dicembre 2013

IUS SOLI A TREVISO, SABATO RACCOLTA FIRME DELLA LEGA. COSA NON FA MANILDO PER ESSER ELOGIATO DALLA KYENGE…

“Sabato prossimo partirà una raccolta firme presso tutti i cittadini che si dichiarano contro questo ius soli mascherato che Manildo vuole imporre a Treviso. E vedremo, allora, quanti si diranno d’accordo e quanti invece riterranno che la città abbia priorità diverse da questi provvedimenti di facciata, utili solo a far rumore sulla stampa”.
Il sindaco di Treviso Manildo e il ministro Kyenge
Lo annuncia il capogruppo leghista in Regione Federico Caner, che sabato prossimo sarà presente presso il mercato cittadino di Treviso, tra porta San Tomaso e varco Manzoni, per una nuova campagna del Carroccio contro la “cittadinanza civica” proposta dall’assessore Cabino e dal sindaco Manildo per tutti i figli di immigrati che si iscrivono alla prima elementare. “Prima l’Amministrazione parlava di ius soli, poi di cittadinanza onoraria, poi scopre che non si può perché serve cambiare il Regolamento comunale che vieta la concessione di onoreficenze a chi non sia una personalità nazionale o internazionale. Allora, per aggirare ogni ostacolo legale o ricorso, Manildo si inventa questa formuletta di cittadinanza civica… cosa non si fa pur di ricevere un elogio dal ministro Kyenge! E chissenefrega dei trevigiani, che nei sondaggi condotti dai quotidiani e dalle tv locali bocciano sonoramente l’operato del sindaco”. 
“La Lega non ci sta e scenderà in piazza sabato, per tutta la mattina – conclude Caner -: invitiamo i trevigiani a firmare contro questa proposta, per dare all’Amministrazione un segnale chiaro e il suggerimento ad interessarsi dei veri problemi di Treviso invece che cianciare di teschi, bandiere, statue e riconoscimenti fasulli”.