venerdì 27 settembre 2013

SCHEDE OSPEDALIERE, ECCO LE NOVITA' PER LE ULSS (scarica le schede in pdf)


“Un piano che coniuga l’ottimizzazione delle risorse finanziarie a disposizione con il miglioramento esponenziale del servizio all’utenza, in modo capillare sul territorio”. Così il capogruppo leghista Federico Caner e il segretario della Commissione Sanità Arianna Lazzarini, dopo l’approvazione delle schede del Pssr che saranno ora vagliate dalla Giunta per diventare a breve operative (scarica qui le schede per le 22 Ulss, le 2 Aziende ospedaliere e lo IOV).
“Come ha sostenuto anche la Corte dei Conti, la nostra Sanità si conferma di eccellenza sia per l’offerta ai veneti, sia per il rapporto con la spesa – dichiarano i due consiglieri leghisti -. Il Piano Socio sanitario, declinato nelle nuove schede ospedaliere, non solo garantisce l’urgenza-emergenza in tutto il territorio in maniera uniforme, ma anche apre in modo rivoluzionario alle visite in orario notturno. Vedendo i numeri del primo mese di sperimentazione, non si può che essere rassicurati sull’efficacia del nostro lavoro. Con queste schede, siamo riusciti a garantire i medesimi servizi nelle diverse aree del Veneto, particolarmente in quelle ad alta specificità. Il risultato ci rende del tutto orgogliosi, e regredisce a urla scomposte le proteste strumentali di certa parte politica, evidentemente più preoccupata del proprio orticello che della salute dei Veneti”.

martedì 17 settembre 2013

REFERENDUM INDIPENDENZA, PRESTO TORNERA' IN AULA. E' LA PROMESSA DELLA LEGA

“La Lega non può che confermare quanto porta avanti da sempre e diciamo che la scelta peggiore non sarebbe stata che qualche partito votasse contro il referendum, ma che il testo sia stato rinviato in Commissione”. Lo hanno dichiarato Federico Caner e Paolo Tosato, capogruppo e vicecapogruppo del Carroccio, dopo l’esito del consiglio regionale sulla proposta per un referendum consuntivo sull’indipendenza della regione. Caner ha quindi annunciato, a nome anche di altri sostenitori della proposta, una raccolta di firme tra i consiglieri per riportarla subito in commissione e per chiedere una nuova riunione straordinaria del consiglio regionale. ”I cittadini – hanno proseguito i due consiglieri leghisti – ci chiedono di decidere, la democrazia ce lo chiede. Noi siamo rappresentanti dei veneti e dobbiamo assumerci la responsabilità  di scegliere. Per quanto ci riguarda, noi siamo per l’autodeterminazione dei popoli e vogliamo l’indizione di questo referendum consultivo, che peraltro riteniamo legittimo, perché ad ammetterlo è il diritto internazionale, cui si rifà  l’ordinamento giuridico italiano secondo l’art.10 della Costituzione. La Lega ha presentato due emendamenti a questo progetto di legge, per ridefinire la data della consultazione e per creare una Fondazione che finanzi il referendum affinché non ricada sulle casse pubbliche, sgravandolo da ogni polemica o speculazione inutile. Siamo certi che i Veneti, abituati a pagare per gli sprechi del Paese Italia, stavolta accetteranno di sostenere una consultazione che andrà a decidere del loro futuro e del destino della nostra Regione”.



lunedì 9 settembre 2013

TREVISO, ZTL OCCUPANO L’EX TELECOM. MANILDO SOTTO RICATTO DEL COLLETTIVO: SGOMBERI CON LA FORZA

"Sono passate poche settimane dai trionfali impegni elettorali di Manildo, che a maggio proclamava la necessità di uno spazio per i giovani pur di accaparrarsi i voti di Ztl. E adesso è proprio il Collettivo a sbugiardarlo e a metterlo sotto ricatto, occupando illegalmente l’ex Telecom e sventolando quanto era stato loro promesso. A Manildo non resta che una cosa da fare: ripristinare la legalità con la forza, chiudendo definitivamente le porte a chi non dialoga ma cerca azioni di forza per ottenere ciò che vuole”. Lo afferma il capogruppo leghista in regione Veneto Federico Caner, all’indomani dell’occupazione dell’ex Telecom in via Dandolo a Treviso ad opera del Collettivo Ztl. “Gentilini aveva ragione: nessun dialogo con chi percorre l’illegalità per portare avanti le proprie richieste. Manildo ha fallito, e per due motivi: perché in campagna elettorale ha promesso cose che non ha mantenuto e perché si trova sotto ricatto da parte di questi soggetti che gli chiedono di rispettare gli impegni. Spero si renda conto di essere sotto scacco, e di avere un’unica possibilità: sgomberare subito e con la forza l’ex Telecom, comportandosi esattamente come Gentilini a gennaio. Non si preoccupi: ormai le elezioni sono passate e i voti dei centri sociali li ha già avuti. Può tranquillamente procedere allo sgombero prima di far ulteriormente peggiorare l’illegalità alle porte del centro. E la sua Amministrazione (inclusa quella Tocchetto che lanciava carciofi a Gentilini) prenda le distanze dai Collettivi, dialogando solo con chi rispetta le regole e la legge”.

venerdì 6 settembre 2013

ESCALATION DI CRIMINALITA’ A TREVISO, IL SINDACO ATTUI L’AGENDA MANILDA, ASSUMA AGENTI E CHIEDA RISORSE AL GOVERNO

"Chissà se nell’Agenda Manilda è rimasta traccia delle politiche per la sicurezza a Treviso. Perché il sindaco, dopo aver promesso in campagna elettorale l’assunzione di nuovi agenti di polizia locale e una maggiore vicinanza alle famiglie, sembra aver rimosso ogni buon intento. E intanto cresce la paura tra gli anziani che vengono aggrediti nelle loro abitazioni e picchiati selvaggiamente da bande di immigrati. Tutto questo senza che il sindaco Manildo, sostenuto in campagna elettorale da alti papaveri del suo partito, abbia mai rivolto a Roma un appello per inviare maggiori risorse in termini di uomini e mezzi”. 
Così il capogruppo leghista in Regione Federico Caner, all’indomani del fermo dei due presunti aggressori dell’anziana di San Giuseppe. “Il sindaco aveva promesso più agenti, ma la sua prima azione è stata la chiusura del Nucleo di Polizia Giudiziaria dei vigili, che nel tempo si era distinto per un’attenzione speciale alla prevenzione degli illeciti su tutto il territorio comunale. Non ho nemmeno letto suoi appelli dopo l’escalation di criminalità che sta perseguitando il capoluogo, né al Prefetto né al suo Governo, quasi si chiamasse fuori da ogni responsabilità, come andasse tutto bene. Eppure ricordo un suo manifesto elettorale che recitava ‘Treviso sicura senza zone buie e vicina alle famiglie’. Bene, ora che governa, Manildo assuma gli agenti di polizia locale come annunciò tre mesi fa alla vigilia del voto. Attendiamo con fiducia, perché le promesse elettorali si mantengono sempre”.

giovedì 5 settembre 2013

SLOT MACHINES, GOVERNO BATTUTO. ANCHE IL PD GLI VOTA CONTRO, LETTA A CASA! FIGURACCIA DOPO CONDONO MULTE ALLE AZIENDE DEL GIOCO

"Battuto al Senato nella votazione della mozione leghista, che impegna il Governo a bloccare per un anno l'apertura di nuove sale gioco on-line e in luoghi pubblici, Letta non può far altro che andarsene a casa. Il PD ha addirittura sostenuto di aver sbagliato a votare a favore (contraddicendo il parere del suo Governo) perché c’era confusione, non perché i suoi senatori siano convinti che quello del gioco sia un vero e proprio allarme sociale che rovina la vita delle famiglie. Più probabile che, tra rinvii e larghe intese traballanti, la vera confusione sia nelle idee di Letta e ministri, impegnati ogni giorno a dare nuova e più grottesca manifestazione del proprio operato”.
Così il capogruppo leghista in Regione Veneto Federico Caner, alla luce di quanto avvenuto stamattina a palazzo Madama, dove i senatori del PD hanno sostenuto (per sbaglio) la mozione leghista. “Il parere contrario del Governo e il voto confuso della maggioranza hanno permesso che passasse la richiesta vincolante della Lega di bloccare le nuove concessioni al gioco d’azzardo per un anno. L’esecutivo dovrà trovare altrove le entrate corrispondenti a questa sospensione, non certo dalla rovina delle famiglie a causa di quella che è una vera e propria dipendenza. Tutto ciò dopo l’ennesimo condono inserito da Letta all’articolo 14 del Decreto IMU, che riduce a 611 milioni le multe alle società concessionarie di slot machines già tagliate dai precedenti 98 miliardi agli attuali 2,5. Un bel regalo a queste aziende, mentre ai cittadini e alle PMI in crisi viene chiesto di pagare fino all’ultimo centesimo”.