mercoledì 17 dicembre 2014

Provincia di Belluno, Caner: “PD pontifica in Veneto e taglia a Roma, mentre tratta maggiore autonomia per Bolzano”

“Nessuna meraviglia se dal Governo più statalista di sempre, e dopo una riforma delle Province monca e cialtronesca, si decida di togliere trasferimenti e personale a Belluno, area ad altissima specificità, bisognosa di autonomia e non di centralismo. I bellunesi ringrazino Renzi, il Pd, Delrio e magari anche il sottosegretario Bressa, veneto solo di nascita perché impegnato a mantenere i privilegi di Bolzano fregandosene di Belluno. Benissimo fa, pertanto, il presidente di Confindustria Belluno Dolomiti a paventare il rischio di dover rinunciare a competenze, in assenza di adeguate risorse e personale per gestirle”.
Così il capogruppo leghista in Regione Federico Caner commenta le dichiarazioni di Gian Domenico Cappellaro, conseguenti alla notizia per cui il Governo prevede per la Provincia di Belluno un taglio di 126 dipendenti su 250, e 4.5 milioni di euro in meno ogni anno fino al 2017.
“Mentre Kompatscher e Rossi trattano con Roma maggiori deleghe fiscali – prosegue Caner -, al di qua del confine montano si tagliano risorse e dipendenti, tanto da mettere a rischio le deleghe su servizi erogati dalla Provincia come difesa del suolo, scuole superiori, centri per l’impiego… E tutto questo in un territorio che lascia a Roma un miliardo l’anno di residuo fiscale”.
“Il PD bellunese, anche qui in Regione con consigliere Sergio Reolon, va cianciando di autonomia, di richiesta di deleghe a Venezia e a Roma – conclude Caner -. Ma se lo Stato taglia dipendenti e risorse a livello locale, pretendere deleghe aggiuntive è assurdo perché non si riuscirebbe a gestirle. Per dignità i rappresentanti del PD, tra cui il Segretario regionale Roger De Menech che pure è stato sindaco di un Comune montano, dovrebbero evitare di pontificare di autonomia, quando poi a Roma votano per togliere a Belluno e al Veneto personale, risorse e competenze”.

giovedì 11 dicembre 2014

Dalla UE stop all’obbligo di indicazione del sito di produzione sulle etichette alimentari. Grave danno per il Made in Italy


«Eliminare l’obbligo di indicare sulle etichette dei prodotti alimentari il sito di produzione costituisce un danno enorme per il made in Italy: penso soprattutto ai tanti produttori veneti che proprio grazie all’indicazione di una produzione effettuata nel nostro territorio possono garantire qualità e trasparenza al consumatore, assicurando maggior valore al prodotto stesso e promuovendo l’economia locale. Si tratta di una questione di primaria importanza, che a Renzi evidentemente non interessa, visto l’immobilismo del Governo». Così il capogruppo della Lega Nord in Consiglio regionale del Veneto, Federico Caner, sulla nuova normativa Ue che scatterà dal 13 dicembre e che prevede, tra l’altro, lo stop all’obbligo in etichetta dell’indicazione dello stabilimento di produzione.
«La normativa introduce interessanti e giusti benefici – spiega Caner -, tra cui maggiori controlli sui prodotti, l’obbligo di indicare l’origine delle materie prime, degli allergeni alimentari e dei tipi di grassi utilizzati. Tuttavia, venendo meno al principio fondamentale di trasparenza nei confronti dei cittadini consumatori, attenua un obbligo importantissimo che consente di capire chi produce un determinato prodotto. Ecco perché – conclude Caner - do tutto il mio sostegno alla petizione “Io leggo l’etichetta”, indirizzata al Governo da vari gruppi commerciali e produttori per chiedere di comunicare all’UE, entro il 14 dicembre, la volontà di mantenere l’indicazione della sede dello stabilimento di produzione sulle etichette, così da tutelare la salute del consumatore e il diritto ad essere informati».


mercoledì 10 dicembre 2014

Etichette alimentari, stop obbligo sui siti produttivi. Caner: «Grave danno per il made in Italy. Governo si attivi per cambiare regolamento europeo”


Venezia 10 dicembre 2014 – «Eliminare l’obbligo di indicare sulle etichette dei prodotti alimentari il sito di produzione costituisce un danno enorme per il made in Italy: penso soprattutto ai tanti produttori veneti che proprio grazie all’indicazione di una produzione effettuata nel nostro territorio possono garantire qualità e trasparenza al consumatore, assicurando maggior valore al prodotto stesso e promuovendo l’economia locale. Si tratta di una questione di primaria importanza, che a Renzi evidentemente non interessa, visto l’immobilismo del Governo». Così il capogruppo della Lega Nord in Consiglio regionale del Veneto, Federico Caner, sulla nuova normativa Ue che scatterà dal 13 dicembre e che prevede, tra l’altro, lo stop all’obbligo in etichetta dell’indicazione dello stabilimento di produzione.
«La normativa introduce interessanti e giusti benefici – spiega Caner -, tra cui maggiori controlli sui prodotti, l’obbligo di indicare l’origine delle materie prime, degli allergeni alimentari e dei tipi di grassi utilizzati. Tuttavia, venendo meno al principio fondamentale di trasparenza nei confronti dei cittadini consumatori, attenua un obbligo importantissimo che consente di capire chi produce un determinato prodotto. Ecco perché – conclude Caner – do tutto il mio sostegno alla petizione “Io leggo l’etichetta”, indirizzata al Governo da vari gruppi commerciali e produttori per chiedere di comunicare all’UE, entro il 14 dicembre, la volontà di mantenere l’indicazione della sede dello stabilimento di produzione sulle etichette, così da tutelare la salute del consumatore e il diritto ad essere informati».

venerdì 5 dicembre 2014

ZTL all’ex Piave, Caner: “Manildo attende forse che Renzi depenalizzi occupazioni abusive? Chiediamo ordinanza immediata di sgombero”


Sono passati 40 giorni dall’occupazione abusiva dell’ex caserma Piave a Treviso da parte del collettivo ZTL, senza che il sindaco abbia ancora firmato alcuna ordinanza per consentire a Questura e Prefettura di disporre lo sgombero. Un permanere di illegalità contro cui si scaglia il capogruppo leghista in Regione Federico Caner: “Dopo tutto questo tempo, cosa fa il sindaco Manildo? Nulla. Annuncia incontri, colloqui col sorriso sulle labbra… eppure un mese fa aveva dichiarato ‘spazi a Ztl solo se entro 15 giorni lasciano la Piave’. Parole al vento e tempo scaduto: Ztl è ancora là. La verità è una sola: sgomberare è impossibile se dopo la denuncia d’ufficio della polizia locale manca una ordinanza formale del sindaco alla luce dell’inagibilità dell’immobile e del rischio per chiunque lo occupi. Perché, lo ricordo, nel caso malaugurato in cui dovessero verificarsi situazioni a risvolto penale o pericolose per l’incolumità di quei giovani, a risponderne in tutte le sedi sarebbe Manildo”. 
“Ztl – aggiunge Caner – afferma oggi di essersi costituita in associazione? Benissimo, allora attenda un eventuale prossimo bando e poi vi partecipi, anche se dalle gare per l’assegnazione di spazi pubblici dovrebbero essere esclusi coloro che hanno all’evidenza oltrepassato i confini della legalità. Altrimenti il tutto suona come una beffa per quei volontari che la legge la rispettano e si sentono presi in giro da questa Amministrazione. La Lega trevigiana, lo annuncio fin d’ora, interverrà come fatto in altre città per non far calare l’attenzione su questa occupazione, segnalando la questione al Segretario federale Matteo Salvini. Certo, comprendiamo che il timido Manildo vada male a procedere ad uno sgombero, quando il suo premier Renzi sta depenalizzando il reato di occupazione abusiva di immobili pubblici e privati: ci viene pure il sospetto che si stia attendendo proprio quella norma statale, che toglierebbe le castagne dal fuoco a un sindaco incapace di far rispettare la legge”. 

martedì 2 dicembre 2014

PRIMARIE PD FLOP, video e articoli con le mie dichiarazioni

Pubblico articoli e video con le mie dichiarazioni di ieri in merito all'esito delle Primarie PD.
Servizi Reteveneta e Rai3 regionale:




Ecco gli articoli dai giornali di oggi:
- La Lega punge: "Un'ecatombe" (Il Gazzettino)
- Si accende la corsa a palazzo Balbi (Voce di Rovigo)
- Lega contro Pd: "Primarie flop" (Giornale di Vicenza)
- Affluenza, scoppia la rissa Lega-Pd (Tribuna Treviso)
- Pd e Lega, subito scontro frontale (Corriere Veneto)


lunedì 1 dicembre 2014

Primarie, Caner: “Flop PD merito di Zaia. Moretti non è una leader”


“All’apparato del PD importerà pure poco, visto che Renzi definisce l’astensionismo ‘un fatto secondario’. Ma i 39.600 alle urne ieri per la scelta del candidato governatore dell’intero centrosinistra, sono una ecatombe. E raccontano l’amara (per il PD) verità su Ladylike Moretti, che non porta alle urne nemmeno un quarto dei votanti per le Primarie 2012 (in cui lei era portavoce di Bersani) e neanche metà di quelle 2013 per i parlamentari. Questo flop non è frutto dell’effetto Moretti, indiscussa diva dei talk show, mediaticamente esposta come nessun’altra. Da una parte si è visto l’effetto Zaia: dove c’è buona amministrazione, riconosciuta dai dati nazionali, una alternativa (pur esteticamente gradevole) non attrae nessuno. E poi, è indubbio che a differenza di Emiliano in Puglia, la Moretti non sia una leader, e lo certificano i numeri”.  
Il capogruppo leghista Federico Caner commenta i risultati delle Primarie del centrosinistra di ieri partendo dai dati: “Al di là del trionfalismo di De Menech, scopriamo che Moretti è stata scelta come sfidante di Zaia da 25.920 persone: dividendole per i 579 Comuni del Veneto, fa nemmeno 45 voti… una cosa ridicola. In tutta la provincia di Padova ieri ha raccolto circa gli stessi consensi del solo capoluogo a febbraio 2014. Moretti è andata di poco oltre i semplici tesserati del PD, circa 20.400”.
“Cosa c’è quindi che non va? Perché alle primarie in Puglia gli elettori aumentano rispetto al 2013, mentre in Veneto la montagna partorisce un topolino, nonostante l’attenzione dei media nazionali sull’appuntamento? Presto spiegato: è l’effetto Zaia. Quando hai un amministratore trasparente, concreto, che garantisce servizi senza aumentare le tasse, che tiene i conti in ordine, che pensa ai veneti prima che alle comparsate tv, l’elettore non cerca risposte altrove né vuole cambiare”.