giovedì 30 ottobre 2014

CASE POPOLARI, A TREVISO IL 68% ASSEGNATO IN DEROGA A LEGGE! HO INTERESSATO LA REGIONE PER IL RISPETTO DELLE GRADUATORIE

Sessantadue alloggi popolari su 91 a Treviso assegnati in emergenza abitativa (la quasi totalità a extracomunitari), superando di gran lunga la soglia consentita dalla Regione. Il capogruppo leghista Federico Caner ha deciso pertanto di presentare una interrogazione a risposta immediata rivolta alla Giunta Zaia, chiedendo di intervenire presso Ca’ Sugana per bloccare ogni ulteriore deroga, a tutela dei cittadini regolarmente in graduatoria che da anni attendono una casa popolare. 
“Scorrendo la lista dei contratti di edilizia residenziale pubblica stipulati da gennaio a ottobre 2014 a seguito dell’assegnazione da parte del Comune di Treviso – dichiara Caner -, si nota facilmente come il 68,13% degli stessi sia in regime di emergenza abitativa, a fronte di una aliquota massima del 15% fissata dalla legge regionale 10/1996. In questo modo gli assegnatari “d’emergenza”, quasi tutti extracomunitari e nomadi (vedi lista), hanno scavalcato i legittimi aspiranti già in lista, sottraendo loro il godimento di un sacrosanto diritto alla casa. La Regione non ha mai autorizzato il Comune a scavalcare la legge vigente, ed è per questo motivo che chiedo alla Giunta se intenda intervenire presso Ca’ Sugana per bloccare ogni ulteriore iniziativa in deroga alle graduatorie esistenti, riavviando le assegnazioni a chi ne è legittimato”.
“Le case popolari debbono spettare ai trevigiani, che negli anni le hanno pagate con le loro tasse – conclude Caner -. Quanto stanno facendo il sindaco Manildo e l’assessore Manfio è illegittimo. E mi chiedo: quali sono le emergenze abitative improcrastinabili che hanno causato a Treviso il superamento dell’aliquota massima consentita dalla legge regionale? Lo sanno Manildo e Manfio che riunire nei condomini popolari così tante situazioni di emergenza abitativa, quindi per sé stesse problematiche, rischia di causare ghetti in aree della città ad alta concentrazione residenziale?”.

martedì 21 ottobre 2014

EMBARGO, LA MIA INTERVISTA ALLA TV RUSSA

Ecco il video della mia intervista a "Russia1", il principale canale televisivo della Federazione, sulle sanzioni europee e l'embargo sui nostri prodotti. Dal minuto 2'08" il servizio, l'intervista a Zaia è dal minuto 5'10" e la mia dal minuto 6'18".
Guarda il video a questo link: http://vesti7.ru/vh?cid=950436

venerdì 17 ottobre 2014

LEGGE STABILITA', IL PD VENETO DALLA PARTE DI ROMA E DEI TAGLI ALLA SANITA' VENETA

“Tutti i governatori, in primis i democratici Zingaretti e Chiamparino, si sono dichiarati contrari ai tagli alle Regioni imposti da Renzi, che per gli Enti virtuosi rischiano di minare gravemente servizi essenziali come Sanità, Sociale e trasporto pubblico. L’unica eccezione è Alessandra Moretti, che twitta entusiasta la propria vicinanza al premier e l’adesione alla riduzione di risorse per i cittadini del Veneto. Complimenti, sappia che al momento debito ricorderemo ai veneti quanto lei sia prona ai diktat di Roma, anche a costo, come suggerisce il ministro Padoan, di aumentarci le tasse”.
Così il capogruppo leghista Federico Caner, commentando le dichiarazioni dell’eurodeputata piddina e del segretario regionale Roger De Menech. “Fa bene Moretti a cinguettare sui social con tale assiduità – prosegue Caner –, così è ben chiaro a tutti quale sarà il destino del Veneto se malauguratamente lei dovesse governarlo. Quel che Moretti e DeMenech fingono di ignorare per opportunismo politico, è che la Corte dei Conti ha di recente promosso la Sanità veneta, che i nostri bilanci sono in ordine pur senza avvalerci dell’addizionale regionale Irpef. Qui gli sprechi li abbiamo già tagliati da tempo, inclusi i vitalizi, i dipendenti, i fondi ai gruppi, i costi del palazzo, il listino bloccato, il numero dei consiglieri, e così via. Ora, io capisco che Moretti fiancheggi Renzi perché vuole farsi candidare alle Regionali per investitura diretta, ma un po’ di coerenza dovrebbe dimostrarla: lavora per Roma o per i Veneti? Sta dalla parte del premier che taglia risorse ai nostri cittadini, o vuole una Regione che dia servizi efficienti? Si legga le parole di Stefano Fassina, Pd e bersaniano com’era lei fino a qualche tempo fa, e impari”.
“Per far bene davvero – conclude Caner –, Alessandra Moretti dovrebbe suggerire al suo cinguettante premier di recuperare risorse introducendo i costi standard in Sanità, o di tagliare ai ministeri responsabili del 94% della voragine di debito pubblico, o di rinunciare a Mare Nostrum (oltre un miliardo speso finora), o di evitare marchette come i 150.000.000 ai Forestali della Calabria che pur Renzi aveva annunciato di voler cancellare. Quella è spesa improduttiva su cui fare spending review, non certo i servizi ai veneti, tra cui la Sanità che lo stesso presidente Napolitano ha definito la migliore d’Italia. Pieno appoggio pertanto a Zaia e al ricorso in Corte costituzionale contro la Legge Renzi”.

lunedì 13 ottobre 2014

MOZIONE FAMIGLIA NATURALE, CANER: “LEGA FAVOREVOLE, MA RISPETTO CHI VOTERA’ SECONDO PROPRIA SENSIBILITA’”


Venezia, 13 ottobre 2014 – “Domani la Lega Nord voterà convintamente la mozione per la tutela della Famiglia tradizionale, ed invito a fare altrettanto tutti i colleghi che comprendono quanto non sia un documento ‘contro’, ma ‘a favore’ di determinati valori. Su questa tematica, come su altre che attengono alla sfera personale e alla sensibilità individuale, non esistono però indirizzi di partito, trattandosi di valori trasversali all’appartenenza politica. Ci auguriamo che il sostegno alla mozione sia forte, ma rispettiamo chiunque la pensi diversamente e si esprima di conseguenza”. Il presidente leghista Federico Caner, alla vigilia del voto della mozione presentata dalla sua vice Arianna Lazzarini, annuncia il parere favorevole dell’intero Gruppo consiliare al documento che sarà sottoposto all’aula come primo punto all’ordine del giorno.
“Non si tratta di fare differenze o ‘classifiche’ sui valori della famiglia tradizionale rispetto a quella omo – specifica Caner -, bensì a fissare alcuni concetti su cui penso si possa essere d’accordo, sia in maggioranza che all’opposizione. Concetti semplici: dalla libertà di due genitori di educare i propri figli in modo diverso rispetto al ‘Documento standard per l’educazione sessuale’ imposto da UNAR e OMS fin dall’asilo, alla tutela e al riconoscimento dei valori tradizionali per chi volesse praticarli. Si tratta solo di sancire questa libertà, non di escluderne altre. E su questo obiettivo, credo, si possa convergere senza connotare la sfera familiare ‘naturale’ di un significato politico che non deve avere”. 

mercoledì 8 ottobre 2014

INDAGINI AMBIENTE, CANER AL PD: “MAI TARDI PER L’AUTOCRITICA, MA MANCA LA VERGOGNA. RUBINATO E DE MENECH SI CANDIDINO”

“Non fare mai cose per cui sei solito biasimare gli altri: è fonte di vergogna essere sconfessati dalle proprie colpe. Ai democratici De Menech e Rubinato ricordo questa massima di Catone, utile a prescindere dalle loro strategie in vista delle Regionali. Quando, infatti, chiedono un cambiamento in Regione, non intenderanno mica consegnarla a chi recentemente ha avuto problemi in casa propria, piuttosto che continuare a farla amministrare ad un Presidente capace di trasparenza, pulizia e buon governo?”. Il capogruppo leghista in Regione Federico Caner risponde così al segretario dem De Menech e alla senatrice Rubinato, in merito alla nuova indagine in materia ambientale che ha coinvolto anche un dirigente della Regione (peraltro già oggetto di provvedimenti disciplinari da parte di palazzo Balbi). 
“La svolta che vorrebbe Rubinato c’è già stata in Veneto e si chiama Luca Zaia – aggiunge Caner -. Questo emerge anche dagli atti d’indagine. Per cui, senatrice Simonetta, stai serena: invece di chiedere il cambio di un ottimo Governatore, guarda tra le mura tue amiche cosa è di recente accaduto, e se riesci a passarci sopra càndidati direttamente alle Regionali. Ricordo che Zaia, pur in un periodo di crisi e tagli pesantissimi da parte dei governi romani PD, ha mantenuto i conti in ordine, garantendo tra le altre cose un’eccellenza sanitaria come nessun’altra Regione in Italia; se oggi ad esempio siamo l’Ente di riferimento nazionale per la spesa e i costi standard, lo dobbiamo a lui. A De Menech e Rubinato consiglio un’attenta analisi sui propri amministratori, a tutti i livelli, cosa che evitano troppo spesso di compiere. E proprio volendo, è sempre positiva anche l’autocritica: l’una è a Roma da un lustro e mezzo, l’altro è tra i discepoli del Verbo renziano ‘tante parole e pochi fatti’. Se costoro dovessero governare il Veneto come lo Stato, vedremmo solo tagli e dati al ribasso, perché nemmeno una delle promesse di Renzi alla nostra Regione è ancora stata mantenuta”.