“Nel documento, che vogliamo sia votato nelle prossima seduta di Consiglio – spiega Federico Caner, capogruppo leghista –, alla luce dello stato di crisi richiesto dal Governatore il 30 gennaio, sollecitiamo il Governo ad adottare lo stato di emergenza, e a sgravare da tasse e contributi per il biennio 2014-2015 le popolazioni colpite dal disastro. Ai Comuni coinvolti, inoltre, dovranno essere sciolti i vincoli del Patto di stabilità, in modo da eseguire le opere più urgenti di manutenzione idraulica sulla rete di fiumi e canali esondati in questi giorni”.

“Quanto al Fondo dell’Unione europea – prosegue Caner –, va richiesto entro 10 settimane dagli eventi; pertanto bisogna agire e in fretta, a livello nazionale ma anche tramite i nostri europarlamentari. Crediamo che il Veneto, con un residuo fiscale di 20 miliardi (oltre 4.000 euro a cittadino), possa ora chiedere interventi decisi non solo per il ristoro dei danni, ma anche per dar corso a quel Piano di grandi opere che qui, a differenza di altre zone del Paese, abbiamo stilato e stiamo realizzando”.
“Pensiamo – concludono Caner e Corazzari – che tutti i colleghi consiglieri, alla luce delle drammatiche conseguenze del maltempo sul Veneto, debbano oggi condividere questa istanza, proprio perché non abbia colore politico. E così debbano fare anche i parlamentari veneti, per una volta uniti a tutela del nostro territorio, chiedendo con forza al Governo il superamento del Patto di stabilità, il ricorso al Fondo europeo e la defiscalizzazione per le zone alluvionate”.
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