mercoledì 2 aprile 2014

INDIPENDENZA DEL VENETO, SI' DALLA COMMISSIONE AL REFERENDUM!

La commissione Affari istituzionali del Consiglio regionale del Veneto ha approvato, a maggioranza, entrambi i progetti di legge da un anno in discussione che chiedono una consultazione popolare dei veneti su indipendenza e autonomia della Regione: con i voti di Lega, Forza Italia, Ndc, Futuro popolare, Gruppo Misto e Unione Nordest la commissione ha dato il via libera al progetto di legge 342 che chiede un referendum per verificare la volontà dei veneti di costituirsi un “repubblica indipendente e sovrana”; con gli stessi voti (ma con l’astensione di Leonardo Padrin, capogruppo di Forza Italia)  la commissione ha ugualmente detto sì al secondo progetto di legge (pdl 392), presentato da Costantino Toniolo e da Carlo Alberto Tesserin, entrambi del Nuovo Centrodestra, che affida al presidente della Regione il compito di negoziare maggiori condizioni di autonomia per il Veneto e, in appoggio al negoziato istituzionale, di indire un referendum popolare nel quale i veneti possano esprimersi sul Veneto regione a statuto speciale, dotata di autonomia fiscale, sino a trattenere in loco l’80% del gettito fiscale. Al voto, arrivato al termine di una mattinata di acceso dibattito non hanno partecipato i consiglieri di Pd, di Italia dei valori e della Sinistra veneta, usciti in segno di protesta per la ritenuta ”incostituzionalità” della proposta di legge 342 e per la mancata copertura finanziaria di entrambe le proposte di legge. La commissione, infatti, ha deciso di stralciare la norma finanziaria da entrambe le proposte di legge, affidando al successivo esame d’aula il compito di individuare le fonti di copertura del costo di una consultazione referendaria regionale, stimata nell’ordine di 14 milioni di euro. Un costo che potrebbe essere ridotto a un terzo se il referendum verrà indetto in concomitanza con una consultazione elettorale ordinaria.
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