mercoledì 28 novembre 2012

VENETO INDIPENDENTE, SI' AL REFERENDUM: LA COSTITUZIONE NON E' DIRITTO DIVINO

“Cosa c’è di più alto e democratico che sentire il popolo? Non fermiamoci dietro il parafulmine della Costituzione che dice che la consultazione non si può fare. La Costituzione non è un diritto divino e si può cambiare. Accordiamoci su dove vogliamo arrivare e poi troviamo la via democratica e legittima per chiedere ai Veneti se vogliono l’Italia o l’indipendenza in un contesto di Europa dei popoli”.
Il capogruppo e vicesegretario federale della Lega Nord Federico Caner è intervenuto oggi in aula (scarica qui il discorso completo) durante il Consiglio regionale straordinario sull’Indipendenza del Veneto, aprendo la strada a un tavolo tecnico sull’autodeterminazione (scarica qui la Risoluzione approvata), per “cambiare le regole e permetterci di consultare il popolo: magari ci diranno che vogliono l’Italia, magari ci diranno che il Veneto deve procedere da solo con la stessa spinta indipendentista della Catalogna, della Scozia, dei Fiamminghi, per costruire una Europa diversa, non degli Stati ma dei popoli”.
“Parto da un dato – ha detto Caner -: i 17 miliardi di residuo fiscale che il Veneto manda a Roma ogni anno per pagare i debiti altrui. Una cifra pari a un bilancio e mezzo della Regione, giusto per intenderci. Benissimo quindi la proposta di Zaia, cerchiamo la via legale per un legittimo referendum, non fermiamoci di fronte al presunto ‘no’ della Costituzione perché questa non è un diritto divino. Lo Stato non è un dogma come non lo è la Carta che andrebbe legata ai tempi e periodicamente rivista. Di fronte a un pressione fiscale al 60%, alle decine di aziende che ogni giorno se ne vanno in Carinzia, agli imprenditori suicidi, non è uno scandalo chiedere l’indipendenza, che è tema fondamentale e alto passaggio democratico”.
Caner si è poi rivolto al Partito Democratico: “Mentre il vicecapogruppo Lucio Tiozzo ha definito questo dibattito ‘fuori tema rispetto alle reali esigenze del Veneto’, nel 2008 l’ex presidente della Provincia di Belluno e oggi consigliere Sergio Reolon parlava di referendum provinciale e anche di legge costituzionale di iniziativa popolare per l’autonomia del Bellunese. Mi fa piacere che anche parte del Pd, alla prova dei fatti, sia d’accordo nel consultare il popolo su quella che lo stesso Reolon ha definito una condizione non sufficiente ma necessaria per lo sviluppo del territorio: mi aspetto perciò, coerentemente, il loro voto positivo alla Risoluzione 44, al termine di questa giornata di Consiglio”.

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