lunedì 10 dicembre 2012

NO ALL'ALLEANZA CON BERLUSCONI! LA MIA INTERVISTA AD AFFARITALIANI.IT

Federico Caner, vicesegretario federale della Lega Nord, ad Affaritaliani.it
Nessuna alleanza con il Pdl. Berlusconi ha sbagliato a tornare in campo
"Non c'è nessuna alleanza con Berlusconi". Federico Caner, vicesegretario della Lega Nord, con una intervista ad Affaritaliani.it 'rottama' i piani del Cavaliere. "Per la Lombardia è buono il modello Tosi, la Lega più varie liste civiche, anche con uomini del Pdl". Ma per le Politiche è tranchant: "Bisogna andare da soli. Col Pdl è impossibile fare le riforme. E poi è molto facile che il Pd vinca le elezioni, meglio stare fermi un giro". E sul ritorno in campo di Berlusconi è caustico: "Secondo me sta sbagliando tutto. Ad un certo punto bisogna capire quando farsi da parte. I cimiteri sono pieni di persone che pensano di essere indispensabili".
Berlusconi ha detto che c'è un "accordo formale e solenne" con la Lega Nord per le elezioni. E' vero? 
"Non mi risulta che ci sia una alleanza sancita con noi. C'è stato un dialogo e una accordo con Tremonti in Lombardia per Maroni, ma nessuna alleanza con Berlusconi".
Il Cavaliere ha parlato di un'alleanza sia alle Politiche che in Lombardia. Come vede queste ipotesi?
"Per la Lombardia credo che sia buono il modello Tosi a Verona. E cioè presentarsi con al Lega più varie liste civiche collegate nelle quali siano presenti anche esponenti del Pdl con cui siamo in buoni rapporti. Evitando però accordi politici tra partiti e simboli, ma solo tra persone della società civile e politica".
Nel Pdl ci sono personalità che voterebbero Maroni?
"Ci sono alcune anime del Pdl che preferiscono dialogare con noi. Persone pulite e oneste con le quali si può fare un progetto amministrativo. Ci sono alcuni del Pdl che vogliono appoggiare Maroni, ma lo devono fare non per avere un tornaconto".
E alle Politiche che cosa farete?
"Bisogna andare da soli. E' molto facile che il Centrosinistra vinca le elezioni. Noi dovremmo concentrarci sul far crescere una nuova classe politica e soprattutto stare sul territorio. Le persone da mandare a Roma dopo le elezioni devono essere un manipolo di giovani pronti a combattere, a fare opposizione, ma non a fare intrallazzi che non ci portano da nessuna parte".
Insomma, meglio stare fermi un giro e ricaricare le batterie?
"Esattamente".
Che cosa pensa del ritorno in campo di Berlusconi?
"Secondo me sta sbagliando tutto. Ad un certo punto bisogna capire quando farsi da parte. I cimiteri sono pieni di persone che si ritenevano indispensabili. Non credo che il Cavaliere sia fondamentale per far ripartire l'Italia. Noi sappiamo cosa si deve fare. Il Pdl invece ha una serie di condizionamenti interni che non gli permettono di fare certe cose".
In che senso?
"Se lei va a dire ai parlamentari del Pdl della Calabria o della Sicilia di tagliare un po' di spesa pubblica non lo faranno mai. E' per questo che ci hanno affossato il federalismo. Per quale motivo noi dovremmo tornare a sorreggere Berlusconi? Per votare le sue porcate e poi quando arriva il momento di incassare qualcosa con il federalismo ci dicono di no? Non mi sembra logico".
Per di più, visti i sondaggi, sareste all'opposizione anche se vi alleerete col Pdl…
"Certo, anche se non è la prima causa del nostro no al Pdl. E' che noi non ci fidiamo più di lui e delle persone che gli stanno accanto che hanno troppi interessi da difendere e status quo da mantenere. Con loro è impossibile fare le riforme".
Qual è la vostra ricetta per uscire dalla crisi?
"Riduzione delle tasse, taglio della spesa pubblica e la riforma della giustizia civile".
Di Tommaso Cinquemani
Lunedì, 10 dicembre 2012 - 12:21:00

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