martedì 18 dicembre 2012

POZZI AL MERCURIO A TREVISO, DALLA REGIONE ALTRI 650.000 EURO PER L’ALLACCIAMENTO ALL’ACQUEDOTTO DELLE AREE INTERESSATE


Altri 650.000 euro per il potenziamento del sistema acquedottistico a Treviso e comuni contermini, interessati dall’inquinamento da mercurio. A stanziarli è la Regione del Veneto, in una delibera che complessivamente assegna agli Enti Gestori del servizio idrico 2.500.000 euro derivanti dai canoni per la concessione di acque minerali. Il riparto dei fondi è stato licenziato oggi dalla Commissione consiliare Ambiente, e diventerà presto effettivo. 
“Per quanto riguarda Treviso – spiega il capogruppo leghista Federico Caner – è stato concesso un contributo da 500.000 euro ad Ats per il collegamento all’acquedotto della città e dell’hinterland, e 150.000 euro a Piave Servizi Scarl per il solo comune di Casier. Un anno fa un analogo provvedimento aveva stanziato 1.000.000 di euro a favore di Alto Trevigiano Servizi, che ha conseguentemente iniziato i lavori nelle zone interessate dall’inquinamento. In un periodo di difficoltà nel reperire risorse, aver ricavato fondi utili all’allacciamento delle aree trevigiane sprovviste di acquedotto è più che positivo, e consentirà nel breve termine di lenire un disagio sensibile per le famiglie”.

“Un quarto dei fondi disponibili è stato nuovamente destinato ad Ats e a Piave Servizi per risolvere l’isolamento di quartieri periferici e dei paesi limitrofi alla città, su un’area lunga 8,5 chilometri e larga 2,5 – conclude Caner -. Un segnale forte di attenzione da parte della Regione, per cui ringrazio l’assessore Maurizio Conte, nella certezza che i due Enti gestori opereranno con la celerità necessaria a risolvere una situazione gravosa per i cittadini. Oggi è prioritario mettere al sicuro la città e l’hinterland da episodi analoghi che potrebbero verificarsi in futuro, e l’unico sistema è l’allacciamento all’acquedotto. Questo ultimo contributo, successivo a quello del 2011, segue comunque ad un finanziamento di 65.000 euro a favore di Arpav per individuare le cause dell’inquinamento da mercurio nelle falde sotterranee trevigiane”. 

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