martedì 13 gennaio 2015

RIORDINO PROVINCE, IPOCRITA IL PD CHE ACCUSA ZAIA!

“Invece di accusare la Regione di non far abbastanza per le Province, il PD dovrebbe solo fare autocritica e rivolgersi a Renzi e Delrio, autori di una riforma raffazzonata, incompleta, costosa e cialtronesca. Una riforma che ha unicamente eliminato l’elezione diretta dei rappresentanti politici, gravando Comuni e Regioni di ulteriori costi per i servizi, e togliendo ai cittadini una grossa fetta di democrazia. Tiozzo perciò non venga a far la predica a Zaia, che nulla c’entra in questa situazione. A decidere la morte delle Province, scaricando sulle Regioni i costi dei dipendenti oltre che dei servizi, è stato Renzi. L’ipocrisia di accusare Zaia è l’ennesima doppia faccia da parte di un PD che a Roma taglia e a Venezia si lamenta, mentre dovremmo unirci tutti assieme e protestare contro i veri autori di questa porcheria”.
Queste le parole del capogruppo leghista Federico Caner a margine dell’odierno incontro in Consiglio regionale coi rappresentanti dell’UPI e dell’ANCI sul riordino delle funzioni amministrative provinciali, durante il quale il collega del PD Lucio Tiozzo ha accusato Zaia di non procedere con celerità a portare in aula il progetto di legge della Giunta per sanare lo stato dei dipendenti degli Enti. 
“Mi riservo di vedere quella proposta – aggiunge Caner -, ma nel frattempo Tiozzo la smetta con l’ipocrisia tipica di chi ha qualcosa da nascondere all’opinione pubblica. Quanto sta accadendo alle Province l’ha voluto Renzi, ed oggi la Regione si trova a dovervi far fronte con un settimo delle risorse a libera destinazione rispetto al 2011 (da 500 a 74 milioni), ringraziando sempre i governi del PD. Oggi la Regione subisce gli stessi tagli di Comuni e Province, tagli lineari tra Nord e Sud che non tengono conto di chi spreca e di chi ben amministra, come noi”.
“Alimentare una guerra tra poveri a scopo elettorale – conclude Caner – è squallido, perché qui parliamo del posti di lavoro di centinaia di persone, che Renzi e Delrio hanno ignorato e calpestato. La Lega farà la propria parte, appena il progetto di legge della Giunta arriverà in aula per il confronto con le proposte dell’UPI e dell’ANCI. 

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