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Insomma, per dirla con la voce del capogruppo leghista e vicesegretario federale del Carroccio Federico Caner, “un massacro. Appesantendo cittadini ed enti locali di tasse per mantenere l’elefantiaco Stato centrale e le pretese dell’Europa e delle banche, Monti ha paralizzato gli investimenti sia dei privati che delle imprese. Proprio mentre i più eminenti economisti ci dicono che per far ripartire i consumi bisogna abbassare la pressione fiscale anche rischiando qualche punto di debito, l’Italia indossa l’ingloriosa maglia nera del record delle tasse. Chi dice di vedere la luce in fondo al tunnel mente sapendo di mentire o guarda altrove, forse alla fine del suo mandato che sarà l’unica luce che vedranno gli italiani di qui a qualche mese”.
Lo studio del Gruppo regionale leghista analizza voce per voce gli effetti sul Veneto delle nuove imposizioni fiscali introdotte nei mesi da Monti (vedi tab. 3 a lato), e cioè il “Salva Italia”, il Decreto liberalizzazioni, il Decreto sull’emergenza sisma, la Spending Review, il Decreto sui costi della politica locale, il Ddl stabilità. Eccone gli aggravi totali e in particolare sul Veneto.