mercoledì 3 ottobre 2012

TIFO PER RENZI: LA MIA INTERVISTA A "REPUBBLICA"

Pubblico qui sotto la mia intervista a "Repubblica", pubblicata oggi in apertura al sito del giornale. Potete anche leggerla cliccando su questo link.
IL CASO
Veneto, il capogruppo leghista
"Tifo per Renzi, è un sasso nello stagno"
Federico Caner, numero uno del Carroccio in Consiglio regionale, dà il suo endorsement al candidato rottamatori: "E' un mio coetaneo, un deciso cambio generazionale servirebbe a tutti i partiti"
di RODOLFO SALA
Maroni, domenica sera a Torino, era andato giù pesante con Bersani: "È da rottamare". Ma il copyright di quell'urlo è del suo giovane vice (39 anni) Federico Caner, capogruppo della Lega in Regione Veneto. Che però adesso va un po' più in là. Producendosi in un chiaro endorsement a favore del concorrente più temibile di Bersani: "Se io fossi un elettore del centrosinistra non avrei dubbi: alle primarie voterei per Renzi, se non altro può rappresentare un bel sasso nello stagno per far muovere finalmente la politica".
Caner, il solito giochino degli avversari del centrosinistra, un intervento a gamba tesa nel dibattito di un altro partito...
"Assolutamente no, io sono della Lega e non andrò a votare a queste primarie. Di più: ho criticato duramente Renzi perché tempo fa ha detto che bisognava andare con Monti. Anche se poi ha ritrattato".
Dunque?
"Tifo per il mio coetaneo Renzi nell'interesse generale, di tutta la politica. Un deciso cambio generazionale farebbe bene non soltanto al centrosinistra, ma pure degli altri partiti".
Perché?
"Con Renzi leader tutti andrebbero all'inseguimento, e nelle forze politiche si aprirebbero grandi spazi per fare andare avanti i giovani. So benissimo che il problema non è solo questo, ecco perché sostengo che Renzi non dovrebbe limitarsi a parlare di rottamazione: ci vogliono idee. Aggiungo solo che le idee corrono di più sulle gambe dei giovani".
La vittoria di Renzi farebbe bene anche alla Lega?
"In qualche modo sì, però noi siamo un caso a parte. Da noi il cambiamento è partito dalla base, e sono stati soprattutto i giovani a spingere Maroni. E infatti Bobo ha nominato tre vice quarantenni, e ha voluto che a guidare la Lega in veneto e Lombardia ci fossero Tosi e Salvini".
Maroni ha 57 anni...
"E ha già detto che sta lavorando per far crescere una nuova classe politica dentro la Lega. Io sono sicuro che da noi andrà così, ma penso che se Renzi si affermasse alle primarie sarebbe positivo anche per noi. Si impone una ventata di freschezza, altrimenti la gente si allontana ancora di più dai partiti. Che si devono rigenerare, liberandosi da leader che stanno lì da trent'anni. È come se noi fossimo andati avanti con Bossi".
Avete ucciso il padre, e adesso chiedete di farlo anche al centrosinistra...
"È stato un passaggio traumatico, ne stiamo pagando ancora le conseguenze. Ma era l'unica cosa da fare. Mi aspetterei che lo facessero anche gli altri partiti, soprattutto quelli che insistono nel volersi alleare con noi".
Parla del Pdl e usa il condizionale...
"Perché non credo proprio che in quel partito sia aria. Alla solo ventilata ipotesi di un ritorno del Cavaliere come leader, tutti si sono allineati. A cominciare dal quarantenne Alfano, il primo a dire che con Berlusconi in campo di primarie nel Pdl non c'era più bisogno".
(03 ottobre 2012)

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